LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Bianca Fasano
Presentazione del libro di Luigi Leuzzi.

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

L’Associazione storico – culturale, “Progetto Centola”, in collaborazione con il Gruppo “Mingardo/Lambro/Cultura, Sabato - 17-Aprile - 2021, ore 17, presenterà il libro di Luigi Leuzzi: “Architettura sacra del megalitismo nel Cilento. Digressioni in tema di identità”. Modera: Ezio Martuscelli. Interventi: Giovanni Baldo; Francesco Scianni; Luigi Leuzzi. Web Master Bonaventura Di Bello. L’incontro, causa la pandemia, si terrà a distanza sulla piattaforma Google-Meet. Per partecipare basta cliccare sul seguente link, meet.google.com/wwu-kype-wgc. Luigi Leuzzi è stato definito “lo psichiatra che legge le pietre antiche”. Evidentemente innamorato della terra del Cilento, è andato alla scoperta delle più profonde radici, che valicano il concetto di storia, quale giunge a noi attraverso la scrittura. Con il suo lavoro, l'autore accompagna il lettore in un percorso mitopoietico che a partire dal megalitismo costituisce l'occasione per ritrovare la propria identità nei simboli e nelle corrispondenze eidetiche più recondite di questa antica terra. Asserisce: “Non deve meravigliare che le costruzioni realizzate siano diverse da quelle rinvenute in Bretagna, in Spagna o in Palestina perché in queste regioni diversamente antropologiche e culturali il megalitismo è risultato essere l’espressione di conoscenze e tecniche raffinate al confronto e veicolate da comunità numerose. Nel Cilento come nelle sub-regioni contigue dalla Lucania occidentale ed orientale ed inoltre nella Calabria settentrionale è prevalsa la tendenza a realizzare degli “pseudo dolmen”: a partire da elementi litici sagomati in maniera peculiare si è provveduto a smussarli, a modanarli per assemblarli in complessi monumentali allo scopo culturale o al fine di realizzare veri e propri candelabri litici per targare i raggi del sole allo zenith ed all’alba o al tramonto del Solstizio di Inverno o del Solstizio di Estate ed inoltre per misurare le stagioni e determinare il momento propizio per la semina ed il raccolto così fondamentali per la sopravvivenza delle comunità cerealicole. Forse l’entità demografica esigua di queste comunità o il diverso grado di Civiltà raggiunto per l’isolamento orografico e geomorfologico al confronto di altre popolazioni protagoniste di un Megalitismo magniloquente non hanno consentito altre espressioni significative tali da reggere il confronto stilistico ed artistico oltre che tecnologico. Sul piano spirituale ed etno-culturale pur tuttavia hanno svolto la stesse funzione e non temono affatto una comparazione sul piano simbolico e comunitario: ne spiegherò il motivo nelle pagine del libro “Architettura Sacra del Megalitismo nel Cilento”. Nel suo lavoro il dottor Luigi Leuzzi ci propone l’esame delle espressioni del megalitismo nel Cilento, definendole con la passione dell'antropologo, offrendone una catalogazione inserita per luoghi , in un modo mai realizzato prima d’ora. Il megalitismo in questo territorio è presente sotto una forma mitica, la quale meriterebbe da parte della ricerca archeologica ufficiale, una maggiore attenzione che non sia soltanto quella dedicata ai reperti di piccole dimensioni ritrovati nel tempo. Forse una maggiore considerazione potrebbe rivelarci verità nascoste del territorio Cilentano anche in relazione alla vita degli indigeni italici, quindi cilentani. Quanti amano scoprire il territorio del Cilento, percorrendolo perfino alla ricerca di “verità nascoste”, anzi, conosciute dalla popolazione stessa in tempi passati, tuttavia recenti (parliamo dell’800, ‘900), potranno trovarle nelle varie espressioni del megalitismo del Cilento, descritte nel lavoro di Leuzzi, e certamente ne resteranno attratti, sentendosi anche sollecitati a trasformarsi in viaggiatori. Scorrendo le pagine del libro saranno spinti a lanciarsi nell’avventura di giungere su quei siti, incamminandosi per percorsi impervi tra le montagne. Difatti molti non sono a conoscenza di quanto potrebbe essere interessante e coinvolgente lanciarsi (ad esempio), magari in gruppo, in una escursione fino alla cima della costa Palomba, sugli Alburni, per trovarsi poi in un’aria rarefatta, con un paesaggio mozzafiato, ad ammirare una scultura rupestre, risalente a circa 2500 anni fa,già riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Parliamo della possibilità di vedere il suggestivo rilievo chiamato “L’Antece” su roccia del soldato, il quale misura in altezza circa 1.60-1.70 m ed appare munito di armi. L’Antece (‘’antico’’ in dialetto cilentano), rappresenta una grande attrazione del borgo di Sant’Angelo a Fasanella. Luigi Leuzzi è autore ancora di: “Il Cilento, un'isola. Iterazioni e comparazioni identitarie”; “La terra dei tristi. Il Cilento. La ragione antropologia del sospetto”;” Il Cilento. La «grande madre». Iterazioni simboliche e magico-rituali nella «Terra di Maria»; “Il Cilento, un'isola. Iterazioni e comparazioni identitarie” e” Un' anima, un luogo. Contributo antropologico per un processo di individuazione nel Cilento e nel Vallo di Diano”. Per le Edizioni di: Centro Promoz. Cultur. Cilento: Bianca Fasano

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.